Voglio credere al cuore invece che agli occhi.

La società delle diseguaglianze è così perché noi desideriamo così. 

Desidero diventare ricco per non essere obbligato a lavorare, o per comprare tanto più agio. 

Allora altri dovranno lavorare, oltre che per sé, anche per me. 

È sopraffazione. 

Desidero la diseguaglianza. 

La società attuale realizza questo desiderio.

Se invece desiderassi che la fatica del lavoro fosse equamente ripartita fra tutti, allora diverrebbe una società più eguale.


Non è giusto né bello che alcuni uomini abbiano enormi ricchezze.

Non è armonico.

È una situazione di grave scompenso.

Non mi importa che loro abbiano quelle enormi ricchezze, ma non è bello, e non serve a nulla.

Risponde a una parte dell’uomo che sarei felice volessimo superare.


Chi fa male non sa quello che fa.

Voglio crederlo.

Per il bene di tutti.

Voglio avere fiducia che un giorno lo capirà.

E che da quel giorno farà bene.


Per arginare la volontà di potere e violenza abbiamo fondato istituzioni, promulgato leggi, sviluppato cultura. 

Siamo persuasi che senza questi argini la situazione sarebbe violenta come lo è la natura. 

Invece molti sostengono che il mercato va lasciato libero. 

Ma come l’uomo lasciato libero violenta, sottomette e uccide, così fa il mercato.

Abbiamo strutturato la società intorno all’idea di libero mercato, permettendo che la ricchezza fluisse verso punti di concentrazione: è stata una nostra libera scelta, che risponde a un nostro desiderio. 

Siamo liberi di ristrutturare la società secondo un principio che limiti fortemente la concentrazione della ricchezza, favorendone invece la diffusione capillare.

Siamo liberi di perseguire una società più egualitaria, sobria, frugale.

Vorrei che lo desiderassimo.


Forse la volontà di potere e sopraffazione è un’illusione prospettica ineliminabile.

Forse possiamo solo giustapporre una volontà d’amore.

Voglio credere al cuore invece che agli occhi. 

Voglio coltivare questa volontà d’amore con l’esempio e l’educazione. 

Una sola è la via: l’amore incondizionato.

Voglio crederlo e agire di conseguenza.