Desidero un lavoro vicino alle mie inclinazioni, che mi permetta di realizzare i miei talenti, e concorra allo sviluppo armonioso della mia persona.
Se non è possibile, desidero almeno il reddito universale garantito.
Quanto siamo vicini al soddisfacimento di questi desideri?
È un immane sforzo collettivo, di cui possiamo essere straordinariamente grati verso i padri, i padri dei padri, i miliardi che ci hanno preceduto, che hanno faticosamente costruito la civiltà che oggi ci esprime.
Oggi siamo responsabili noi e portiamo avanti quello sforzo per il bene di chi verrà dopo, come hanno fatto i nostri padri.
Ma l’obiettivo non sarà raggiunto, fino a quando lo conseguirà solo una parte di noi perché sta sulle spalle degli altri.
Né sarà raggiunto, fino a quando tutti noi staremo sulle spalle degli animali, e della terra.
L’obiettivo sarà raggiunto solo se e quando l’avremo garantito a tutti e tutto.
Solo se e quando le intelligenze di cuore, corpo e mente avranno imparato a espandersi in armonia con l’universo.
Il giorno in cui la società garantirà a tutti nutrimento, difesa e soddisfazione delle necessità elementari, quel giorno potremo scegliere se lavorare o no, a quale lavoro dedicarci, come svagarci o impegnarci.
Spero che non ci dissolveremo nell’ebbrezza del divertimento, né che ci astrarremo in una spiritualizzazione libera dai corpi.
Spero che quel giorno saremo pronti.
Spero che avremo sufficiente consapevolezza, cultura e valori.
Spero che saremo un tutto tondo psicofisico in armoniosa e benefica espansione.